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Evoluzione Animica

L’importanza del ruolo paterno

 

Nell’attuale contesto sociale, il ruolo paterno sembra aver perso significato ed importanza, a causa della crisi del significato di autorevolezza.

Il ruolo e l’insegnamento della famiglia nella relazione comunicazionale è una fonte indispensabile per una sana crescita ed evoluzione del bambino.  Tutto deve essere scandito da un interscambio costruttivo, per non costruire la famiglia in un luogo chiuso, come un involucro troppo protetto, od un luogo di passaggio-albergo, dove si dorme, si mangia e si gioca ai videogiochi o si vede la televisione.

Come possiamo contrariare questo meccanismo imposto e lontano dalla nostra natura?

Tutto questo avviene perché la famiglia è spesso impegnata a portare a casa soldi e benessere materiale per poter sopravvivere al sistema.

Dobbiamo però capire che non è importante la quantità del tempo che passiamo con i nostri figli, ma la qualità. Cerchiamo di passare più tempo con loro nel gioco e nel coinvolgimento quotidiano, non lasciamo la responsabilità ai social media per avere più tempo per noi.

Molte volte vengono da me genitori che mi chiedono cosa abbiano sbagliato, visto che il proprio figlio ha sempre avuto tutto quello che desiderava. Forse è proprio questo il problema, a volte educhiamo nell’impazienza e nell’immediatezza senza avere una progettualità a lungo termine, portiamo i nostri figli a non capire il senso dell’attesa e del sacrificio.

Sento dire spesso: “ma viviamo in un mondo difficile”.

Si certo, sono d’accordo con voi, ma noi possiamo sempre fare la differenza e non perdere il vero senso della nostra esistenza. La famiglia è un valore inestimabile che va preservato e protetto nella sua integrità. Tutto è rapportato alle nostre priorità.

Quali sono le tue?

Prendi un foglio bianco e disegna un cerchio. Delinea su di esso, nella tua quotidianità, in percentuale, quanto tempo impieghi a lavoro, nella famiglia, con gli amici, in relax, ecc…

In questo modo riuscirai a capire cosa è mancante e cosa è predominante in te, oppure se sei in un giusto equilibrio.

Molte volte l’autorevolezza della figura paterna non viene riconosciuta dalla donna, oppure molti papà non vogliono prendersi questa responsabilità. Di certo l’autorevolezza non si fonda sull’ intimidazione, ma sull’assunzione del compito formativo, e su un affetto consapevole. Ponendo l’accento sull’esemplarità e non sull’assertività.

Sia la figura maschile che quella femminile devono rappresentare l’esempio di una sana relazionalità con il mondo, non come una visione narcisista ed individualista, ma come un dialogo di scambio.

L’esempio più grande che dona le radici per una consapevole identificazione è l’umanità dell’essere.

E’ proprio dalla famiglia che si acquisiscono, nell’osservazione, le corrette norme di comportamento, nel rispetto di noi stessi e dell’altro.

In questo modo si espande il senso di ciò che rappresenta il Sé - quella vocina dentro di noi che definiva Jung “Dio in noi”, quale “Totalità della personalità”.

L’atteggiamento del padre svolge una funzione di graduale e lenta emancipazione, portando il bambino a vivere l’esterno. Questo permette al figlio/a di affrontare l’insicurezza di fronte agli altri e verso il mondo, così facendo reagisce alle frustrazioni ed acquisisce un realistico senso del limite.

“La nostra cultura tende a creare individui che non hanno più il coraggio e che non osano più vivere in modo eccitante ed intenso. Veniamo educati ad aspirare alla sicurezza, come unico scopo della vita. Ma possiamo ottenerla solo al prezzo di un completo conformismo, e di un’improduttiva apatia. Da questo punto di vista la sicurezza è l’opposto della gioia, poiché la gioia nasce da una vita vissuta intensamente”, come rileva E. Fromm- I cosidetti sani – La patologia della normalità.

Le donne che pensano che il proprio figlio possa fare a meno del papà, sono lontane dalla vera luce familiare.

Ci sono molte coppie separate, oppure coppie che vivono nello stesso tetto nell’individualità totale. Invito a riflettere ed andare oltre per il bene proprio e per il proprio bimbo/a.

Esiste la mamma ed il papà per un sano motivo, cerchiamo di non dimenticarlo mai. Le lotte nel sistema familiare sono deleterie per la crescita del proprio bambino. La prima conquista è attivare l’ascolto attivo, questo aspetto, se non risolto, provoca delle lacerazioni e dei vuoti incolmabili. Quando attiviamo la chiusura, facciamo del male prima a noi stessi e poi alle persone che ci amano.

Vivere in pace è una giusta conclusione per la nostra esistenza, il cielo  toglie e  dona in maniera circolare  e noi, se ci affidiamo a questa luce straordinaria, diventiamo presenti e protagonisti della nostra serenità.

Il conflitto vendicativo, qualsiasi esso sia, uccide e indebolisce il nostro sistema psico-fisico. Ci allontana da ogni sorta di umanità e giustizia Divina.

Ti pongo delle domande per farti fermare a riflettere:

Hai perso il tuo ruolo?

Ti senti completo e amorevole nei tuoi molteplici ruoli quotidiani?

L’amore paterno è fondamentale per lo sviluppo di una persona. Un giusto equilibrio è poter vivere ogni momento della crescita di tuo figlio/a, perché è un mondo di luce talmente importante che riempie le nostre vite, nella completezza del nostro cammino.

La famiglia è il bene più grande che possiamo vivere.

Un abbraccio di luce.

A cura della Dott.ssa Francesca Benedetti